venerdì 11 giugno 2010

I DANNI DEGLI ACQUISTI IRRESPONSABILI


IL DANNO DEGLI ACQUISTI IRRESPONSABILI

Il pallet è un prodotto che riveste notevole interesse per il consumatore, anche se spesso non viene valutato correttamente, conveniente e sufficientemente, in quanto il suo costo è indirettamente pagato dal consumatore stesso, tenuto conto che esso è incluso nel prezzo finale di un bene, ma è praticamente invisibile nel costo finale.

Molti consumatori comprano da aziende che si professano ecologiche, senza preoccuparsi di come viene trasportato ciò che finisce sulla loro tavola. Un sempre maggiore mercato illegale si sta sviluppando dietro al commercio di pallet non controllati e non tracciabili, con il conseguente rischio che il cibo che noi consumiamo sia spostato su imballaggi che hanno anche trasportato materiali chimici, e che vengano quindi contaminati, e invece di ingerire cibi sani e salutari, introduciamo nel nostro organismo sostanze velenose. Ma perché succede questo?

Semplicemente perché molte imprese si preoccupano più del costo sostenuto che della salute dei propri consumatori, utilizzando pallet non a norma, nella totale noncuranza dei valori sociali e sanitari che dovrebbero essere alla base del commercio, alimentando un mercato nero che si stima crei un’evasione fiscale di 396 milioni di euro, senza contare la derivazione del legno usato, molte volte derivato da taglio illegale e non certificato che, oltre a danneggiare l’economia, danneggia noi stessi e l’intero ecosistema.

L’apparenza inganna, infatti, quando si utilizza pallet a norma al posto di uno non a norma, le aziende pensano sostanzialmente di risparmiare, guardando solamente alla cifra scritta e non a quella nascosta, a quella reale, che si riversa sulla collettività, un costo espresso in salute oltre che in moneta.

Acquistando quindi da aziende che usano pallet non controllato, oltre che creare un danno fiscale, creiamo un danno a noi stessi, contribuendo ad alimentare questo mercato illegale e immorale.

Utilizzando invece un imballaggio controllato, oltre che un risparmio effettivo economico, si ha anche un risparmio ambientale, in quanto si riduce notevolmente la produzione di anidride carbonica e gas serra, una riduzione di utilizzo di risorse fossili, e contribuendo alla diffusione di questo tipo di pallet si contribuisce allo sviluppo dell’attività agricola fornitrice di legno, creando quindi posti di lavoro, oltre che ridurre la quantità di rifiuti prodotti e, cosa molto importante, poter sempre sapere cosa ha trasportato lo stesso pallet che è stato utilizzato per portarci i nostri prodotti.

Bisogna quindi muoversi, non solo come semplici consumatori, passivi e schiavi delle imprese, ma come soggetti attivi e pensanti, spingendo tali aziende ad utilizzare tale tipo di imballaggio, facendo capire loro che il rapporto qualità/prezzo deriva anche dai controlli sul come viene trasportato il bene. Perché se la propria salute non è sinonimo di qualità, non so proprio cos’altro potrebbe esserlo.

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