martedì 15 giugno 2010

CALCIO A LIVELLO MONDIALE, INQUINAMENTO A LIVELLO STRATOSFERICO


11 giugno 2010, inizio dei Mondiali di calcio in Sudafrica. Purtroppo, però, gli effetti negativi di questo fantastico evento si faranno sentire, anzi, si cominciano già a sentire nell’atmosfera. Si calcola che questi mondiali inquineranno circa dieci volte quelli del 2006 in Germania, e solo per gli eventi, si stima che le produzioni di CO2 saranno quasi di un milione di tonnellate, mentre quasi altri 2 milioni di tonnellate saranno prodotti da tutti i tifosi provenienti da tutto il globo per seguire la loro squadra nazionale.

La verità è che le immissioni gassose non si fermano solo qui, anzi, una grandissima parte delle immissioni dei gas serra deriva anche dalla costruzione dei nuovi edifici costruiti appositamente per questo evento, un'immissione direttamente proporzionale al cemento utilizzato: una tonnellata di cemento: una tonnellata di CO2.

Tutto ciò deriva dal fatto che il Sudafrica dispone di stabilimenti vecchi ed inappropriati, in modo particolare negli hotel dove i tifosi soggiorneranno, ed a confronto, gli hotel sudafricani inquineranno circa tre volte e mezzo più di quanto abbiano fatto gli hotel tedeschi.

Lo stato che ospita questo evento ha comunque tentato di arginare il problema, impegnandosi a utilizzare di più i pannelli solari per le sue città maggiori, piantare circa 300.000 alberi e riducendo l’utilizzo di carbone fossile, oltre che costruire una rete ferroviaria high speed che colleghi gli stadi per evitare l’utilizzo delle macchine per gli spostamenti, ma nonostante questo, questi mondiali di calcio saranno tra i più inquinanti della storia moderna. Il vero problema è che il Sudafrica avrebbe avuto i mezzi per far svolgere questo evento rispettando l’ambiente, ma purtroppo evidentemente per loro è molto più comodo rimediare (sempre che rispettino ciò che hanno promesso) che prevenire.

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